
"L'uomo che fissava le capre" è un film del regista Grant Heslov ed è tratto dall’omonimo libro che il giornalista inglese Jon Ronson ha scritto sul First Earth Battalion dell’esercito americano.
Nei primi anni '80, l’esercito americano dà vita ad un esperimento: crea ed addestra un reparto speciale che utilizza degli strani poteri psichici per fare cose assolutamente surreali come leggere nel pensiero il nemico, passare attraverso pareti (ma sono più i nasi frattuarti nel tentativo di farlo) o uccidere una capra semplicemente guardandola, come accade al soldato Lyn Cassidy, interpretato da George Clooney. Alla base, l'illuminazione del fondatore del reparto Bill Django (Jeff Bridges) che, tra droghe, pantaloni a zampa e musica rock insegna ai suoi uomini a diventare guerrieri Yedi. Il tutto è visto con gli occhi del giornalista Bob Wilton (Ewan McGregor) a caccia di se stesso piuttosto che di qualcosa da raccontare. Grande la scena della capra che frana in terra sotto lo sguardo penetrante del soldato Cassidy. Un finale redendorio ed allucinogeno dona speranza, e corona una storia raccontata senza infamina né lode, eccetto che per qualche scena (troppo poche direi!). Morale: la mente può essere un'arma letale, gli hippy hanno i capelli lunghi, gli esceriti sperimentano e le capre vanno svincolate dal concetto di espiazione/sacrificio.
p.s.
Ah, dimenticavo, domenica scorsa ho visto Parnassus...
Nessun commento:
Posta un commento