lunedì 25 ottobre 2010
Sunday's movie_ Figli delle stelle
Il cinema italiano sveste gli abiti melensi ed appiccicosi del romanticismo al rallentatore per indossare quelli più brillanti della commedia ironica e a tratti surreale. L'attualità è letta in tutta la sua precarietà, nasce una storia talmente grottesca da essere possibile. Tragedie e solidarietà, disperazione e coraggio, coinvolgimento e complicità. La pellicola è frutto di un lavoro corale, tanti protagonisti, tutti grandi sognatori nonostante la realtà gli abbia riservato ben altro destino. Un precario "cronico" (un Pierfrancesco Favino tremendamente somigliante ad un mio amico, Marco, sia nel look che nei modi di frae, perfino il tatuaggio sulla mano sinistra è identico), un portuale di Marghera (Fabio Volo), un ricercatore universitario un po' stagionato (Giuseppe Battiston), un'insicura giornalista tv (Claudia Pandolfi) ed un uomo appena uscito di galera (Paolo Sassanelli), delusi dalla loro vita, decidono di passare all'azione e rapire un ministro. Il gruppo è improvvisato, sbagliano bersaglio e la commedia prende una piega surreale ma decisa. Tra eventi rocamboleschi ed esilaranti/deliranti si troveranno sulle montagne della Valle d'Aosta protetti dall'intera comunità che sceglie la via della complicità. Mentre scorrono le note di una colonna sonora vintage anni 80 - chiaro il riferimento al titolo del film - si svelano vite e rapporti dei personaggi, attraverso cui s'apre uno squarcio sull'attualità molto più lucido e di denuncia delle stesse pellicole di denuncia. O almeno ha il merito di lasciarsi vedere senza sbadigliare. Il finale aperto spiana la strada alla redenzione.
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