lunedì 22 novembre 2010

Sunday's movie


Harry Potter e i doni della morte_Parte prima: tutti sappiamo che il giovane mago sconfiggerà il male uccidendo il perfido Voldemort, tuttavia continuiamo a vederlo, a leggerlo a sognarlo. Una pellicola che emoziona, ma in modo diverso. Immagini sature e a tratti livide per scene più crude e mature. Ma è anche il primo episodio della saga in cui è il male a dettare legge. Ha conquistato il Ministero: terrore e inquisizione. Dal fronte narrativo forse troppe novità si intrecciano, ma legate con una certa destrezza in un tessuto piuttosto scorrevole. Molti, infatti, i personaggi che compaiono per la prima volta, ma pare di conoscerli già per quanto abili sono stati nella trasposizione cinematografica. L'unica pecca, se proprio vogliamo scovare il pelo nell'uovo, è che il film non è proprio il massimo in termini di originalità. C'è tanto del "Il Signore degli anelli", e tantissimo della cinematografia bellica della Seconda Guerra Mondiale (la radio che trasmette il bolettino degli arresti è molto simile a Radio Londra, l'unica radio libera durante il conflitto), in special modo, l'oppressione dei "mezzosangue" ha molto in comune con la persecuzione degli ebrei perpretrata dai nazisti. Emblematica la scena in cui una strega incide nella carne viva della giovane Ermione il termine "mezzosangue" con una lama, proprio sull'avambraccio, dove i nazisti erano soliti tatuare il numero di serie dei detenuti dei campi di concentramento. La storia si fa più matura, come si presume, anche i suoi spettatori.

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